"La televisione uccide la realtà". Baudrillard

"La realta' e' stata sterminata e con essa e' scomparsa ogni illusione: la realizzazione totale del mondo, la fabbricazione di un mondo perfettamente identico a quello umano hanno provocato la fine del nostro mondo imperfetto. La televisione? Certo e' stata un complice importante di questo delitto. Proponendoci un raddoppiamento del mondo, i media offrono un' immagine che sempre piu' fa a meno di ogni riferimento al reale, un' immagine di sintesi che ha preso il sopravvento sulla realta' stessa. Non c' e' piu' dialettica, perche' l' immagine si presenta come universo autonomo senza negativita' . L' immagine riproduce immagini e basta, non e' piu' rappresentazione non ha piu' bisogno di un avvenimento reale per generarsi". Jean Baudrillard

venerdì 1 aprile 2011

"Taci, handicappata del cazzo..."

Alle porte non ci sono i barbari, c'è soltanto un gigantesco flusso migratorio provocato dalle guerre, dalla povertà, dai conflitti del nord Africa e sullo sfondo dall'esplosione del divario nord-sud del mondo coltivato per decenni dalle potenze occidentali con forme di colonialismo. Il gioco non c'è l'egemonia dell'impero sulle provincie ma più banalmente l'indomabile conflitto d'interesse del premier Silvio Berlusconi, che si ostina a piegare la legislazione italiana ai suoi interessi politici e giudiziari. Eppure quelle scene che abbiamo visto ieri in Parlamento ricordavano i racconti che gli autori latini ci hanno lasciato a proposito degli scontri nel Senato Romano ai tempi di Lucio Aurelio Commodo, l'mperatore romano, figlio del grande imperatore filosofo Marco Aurelio, che segnò l'inizio della caduta dell'impero romano d'occidente.
Il punto di maggiore indecenza non è stato il vaffanculo di La Russa a Fini e neppure la tessera lanciata da Alfano verso i banche dell'Idv. La scena più sconcertante è materializzata nel tempio della Repubblca quando dai banchi del Carroccio qualcuno ha gridato, rivolgendosi a Ileana Argentin: "Non fate parlare quell'handicappata del cazzo". E' la stessa Ileana Argentin a raccontarlo a Repubblica. Ora tutti si scusano con la parlamentare del Pd ma quel gesto resterà una macchia indelebile nella storia del parlamento italiano. Perché tutto ciò? Come mai questo clima di tensione? Non per stabilire quale sarà la disastrosa politica estera italiana, non per recuperare le gaffe del ministro degli esteri, non per rettificare la gestione della politica migratoria attuata da Maroni, non per stabilire quale politica adottare per la ripresa economica ma per accelerare i tempi del processo breve che eviterà a Berlusconi anche il primo grado del processo Mills. Siamo sempre lì, fino a quando non si rimuoverà l'ostacolo Berlusconi e il suo fardello giudiziario il parlamento non potrà funzionare. Ma solo gli italiani potranno decidere se e quando liberarsi della zavorra.

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