Riflessioni di un giornalista su ciò che accade in Italia e nel mondo. La verità è la voce dell'anima.
"La televisione uccide la realtà". Baudrillard
"La realta' e' stata sterminata e con essa e' scomparsa ogni illusione: la realizzazione totale del mondo, la fabbricazione di un mondo perfettamente identico a quello umano hanno provocato la fine del nostro mondo imperfetto. La televisione? Certo e' stata un complice importante di questo delitto. Proponendoci un raddoppiamento del mondo, i media offrono un' immagine che sempre piu' fa a meno di ogni riferimento al reale, un' immagine di sintesi che ha preso il sopravvento sulla realta' stessa. Non c' e' piu' dialettica, perche' l' immagine si presenta come universo autonomo senza negativita' . L' immagine riproduce immagini e basta, non e' piu' rappresentazione non ha piu' bisogno di un avvenimento reale per generarsi". Jean Baudrillard
mercoledì 27 aprile 2011
Cosa abbiamo fatto per meritarci tutto ciò?
Non so se essere incazzato o depresso dopo la rassegna stampa dei quotidiani. Forse tutti e due. Mi chiedo in primo luogo che cosa abbiamo fatto di male per meritarci un ceto politico dirigente come quello che in questo momento ha nelle sue mani le redini del paese. E contino a chiedermi perché gli italiani non si incazzano? E' vero, come diceva qualcuno di importante, che ogni popolo si merita il governo che ha, ma questa volta è troppo. Prendete la storia del referendum sul nucleare: per quanto tempo ancora gli italiani sopporteranno di farsi prendere così spudoratamente per i fondelli? La questione del nucleare è una cosa seria, segna i destini di un popolo, il suo modo di gestire la società industriale. E gli italiani si erano già pronunciati anni fa. Poi è scoppiato il caso Giapponese. Paesi più seri di noi hanno scelto uno stop vero al nucleare, noi avevamo scelto il referendum. E' mai possibile che una questione come questa sia in balia dei tatticismi del capo del governo e del suo timore che gli italiani si pronuncino sul legittimo impedimento? E' possibile che nel giro di un mese si sia cambiata posizione per ragioni legate ai destini di palazzo Chigi? E la guerra alla Libia? Come può essere credibile agli occhi della storia un personaggio come il premier che passa da "non disturbiamo Gheddafi", al "non bombarderemo mai la Libia" fino alla più imbecille delle spiegazioni sui bombardamenti chirurgici per convincerci che vanno bene? C'è davvero da vergognarsi ad avere un capo del governo simile che ti rappresenta nel mondo. Il guaio è che ora l'uomo di Arcore si è messo in testa di andare al Quirinale. Di fronte a una tragica prospettiva di questo tipo non ci sono più parole. L'unica cosa che mi tira su il morale è la rubrica del Fatto Quotidiano: "Cattiverie". "Ve lo immaginate cosa accadrebbe se Berlusconi fosse al posto di Napolitano? Vestirebbe le troie da corazzieri".
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