"La televisione uccide la realtà". Baudrillard

"La realta' e' stata sterminata e con essa e' scomparsa ogni illusione: la realizzazione totale del mondo, la fabbricazione di un mondo perfettamente identico a quello umano hanno provocato la fine del nostro mondo imperfetto. La televisione? Certo e' stata un complice importante di questo delitto. Proponendoci un raddoppiamento del mondo, i media offrono un' immagine che sempre piu' fa a meno di ogni riferimento al reale, un' immagine di sintesi che ha preso il sopravvento sulla realta' stessa. Non c' e' piu' dialettica, perche' l' immagine si presenta come universo autonomo senza negativita' . L' immagine riproduce immagini e basta, non e' piu' rappresentazione non ha piu' bisogno di un avvenimento reale per generarsi". Jean Baudrillard

sabato 9 aprile 2011

E la scossa dell'economia?

Ve la ricordate la scossa annunciata in pompa magna il 9 febbraio scorso dal governo Berlusconi per far crescere l'economia italiana al pari dei nostri partner europei? Probabilmente deve essere mancata la corrente e noi non ce ne siamo accorti. Perché di scosse non ce ne sono state. Il nostro piazzista a palazzo Chigi lo aveva detto a voce alta, con quei toni propagandistici che lo contraddistinguono quando deve vendere la sua merce: "Siamo a un punto di svolta. Con questa scossa rilanceremo l'economia. Siamo sicuri che ci saranno sviluppi positivi, con un impatto sul Pil dell'1,5%. L'obiettivo è raggiungere una crescita del 3%, e perché no, anche del 4% nel giro di 5 anni".
Sul quotidiano la Repubblica, il vicedirettore Massimo Giannini definisce l'operazione per quella che è: una truffa. "Annunciavano una "scossa", e invece - scrive Giannini - è stata una truffa. Oggi, a due mesi esatti dal varo del famoso "Big bang della ripresa", i nudi fatti dimostrano che il pacchetto "scossa all'economia", approvato a Palazzo Chigi il 9 febbraio scorso, è stata una banale operazione di marketing politico, una volgare "televendita", un puro diversivo. L'Italia è ferma, e il governo è immobile. È un giudizio basato sull'evidenza, non un pregiudizio dettato dall'ideologia. E non lo inficia il grande attivismo di Giulio Tremonti, sulle nomine nelle public utilities, sul ribaltone alle Generali e ora sulla nascita del Fondo salva-imprese da 20 miliardi, che nascerà lunedì sulle fondamenta della Cassa depositi e prestiti e che (anche se il ministro lo nega) somiglia tanto all'Iri del Terzo Millennio...A sessanta giorni esatti dai proclami del premier, il pacchetto si è dissolto nel nulla. Non uno di quei cinque punti spacciati come "rivoluzionari" all'opinione pubblica si è tradotto in norma di legge. Non uno di quei "miracoli" venduti alle parti sociali si è tradotto in atti concreti. Non c'è nulla. Non solo di varato, ma neanche di discusso, alla Presidenza del Consiglio, nei ministeri competenti, in Parlamento, negli enti locali. Nulla. A dispetto delle emergenze degli italiani e delle urgenze delle imprese".
La cosa più singolare è che qualche giornale ci è di nuovo cascato, di fronte all'annuncio roboante del piazzista di Palazzo Chigi ha cominciato a scrivere: "Questa volta Silvio Berlusconi fa sul serio". Speriamo che prima o poi Giuliano Ferrara, ispiratore e grande sponsor della "scossa" ci spieghi che fine hanno fatto i punti nodali di quella sofisticata opera di propaganda. Purtroppo le uniche scosse che ci vengono in mente sono tragiche: quella del terremoto in Giappone e quella dell'Aquila, dove le promesse del cavaliere, basta guardare l'immutato disastro del centro storico, hanno il sapore della beffa.

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