L'altro tema di rilievo del giorno è la crisi della Lega. Una crisi che si sintetizza in queste battute di Ernesto Galli Della Loggia: "la crisi della leadership berlusconiana a stento riesce a mascherare un'altra crisi che sta esplodendo in questi giorni: la crisi della Lega". Le immagini della fuga degli emigranti da Manduria, "mostrano l'impotenza del ministro Maroni che non sa che pesci prendere proprio sul tema forse più caro all'ideologia del suo partito: quello dell'immigrazione". La tesi di Ernesto Galli Della Loggia è che la Lega non sa essere partito di governo, ha proposto un bluff che è la Padania, è subalterna e dunque destinata ad entrare in crisi. Tesi interessante su cui riflettere ma che non necessariamente avrà dei riflessi in termini elettorali. Basta frequentare un bar qualsiasi del nord Italia per capire cosa pensano i ceti popolari e quelli medi del tema dell'emigrazione. Il popolo leghista, sempre in crescita elettorale, pensa purtroppo quello che Bossi ha detto ad alta voce: "Fuori dalle balle". E' di questo che si preoccupa Silvio Berlusconi, che non può essere trascinato più di tanto dalle logiche della Lega. Ma fino ad ora nei confronti del premier ha vinto il ricatto: senza la lega il Pdl non va da nessuna parte e quindi deve sottostare ai suoi diktat padani. Fino quando nessuno lo sa.
Riflessioni di un giornalista su ciò che accade in Italia e nel mondo. La verità è la voce dell'anima.
"La televisione uccide la realtà". Baudrillard
"La realta' e' stata sterminata e con essa e' scomparsa ogni illusione: la realizzazione totale del mondo, la fabbricazione di un mondo perfettamente identico a quello umano hanno provocato la fine del nostro mondo imperfetto. La televisione? Certo e' stata un complice importante di questo delitto. Proponendoci un raddoppiamento del mondo, i media offrono un' immagine che sempre piu' fa a meno di ogni riferimento al reale, un' immagine di sintesi che ha preso il sopravvento sulla realta' stessa. Non c' e' piu' dialettica, perche' l' immagine si presenta come universo autonomo senza negativita' . L' immagine riproduce immagini e basta, non e' piu' rappresentazione non ha piu' bisogno di un avvenimento reale per generarsi". Jean Baudrillard
domenica 3 aprile 2011
l'Aquila dimenticata. La crisi della Lega
So che c'è il rischio di fare la rassegna stampa scritta della rassegna stampa a voce che ho fatto come ogni mattina sul giornale online www.linkiesta.it Ma credo che in alcuni casi decodificare alcuni argomenti comparsi sui quotidiani non faccia male. Il primo riguarda la cosiddetta "crisi della Lega", analizzata oggi sul Corriere della Sera da Ernesto Galli Della Loggia, il secondo è relativo al terremoto dell'Aquila, (308 morti e 1600 feriti). Partiamo da quest'ultimo. Il tragico evento sul quale Silvio Berlusconi ha costruito il suo consenso grazie alla filosofia gattopardesca del "perché tutti cambi è bene che niente cambi", è stato letteralmente dimenticato dal governo e dalle istituzioni. Come scrive oggi in un lucido editoriale Paolo Graldi sul Messaggero: "Il Centro storico dell'Aquila, due anni dopo è immobile, immoto: del suo passato si rivedono, come apparvero all'alba del 6 aprile 2009 solo macerie: nel suo futuro dilaga un deserto di impegni disattesi, di promesse non mantenute, di progetti lasciati sulla carta e di sogni di rinascita raggelati da una lunga stagione di inadempienze". L'annunciata ricostruzione non c'è stata: "L'Aquila, città d'arte e di monumenti alla storia e della storia sono rimasti intatti nella loro quasi totale distruzione". Quando Sabina Guzzanti è uscita con il lungometraggio, "Draquila, l'Italia che trema", una feroce critica alla gestione mediatica del terremoto da parte del Cavaliere di Arcore, qualche benpensante e anche qualche esponente della sinistra ha detto che la Guzzanti non era politically correct. A due anni da quel tragico evento si può dire che la Guzzanti è stata coraggiosa e realista. Vengono in mente le parole del premier a Lampedusa: "Apriremo casinò, campi da golf, vi faremo avere detrazioni fiscali e il premio Nobel...". Mi sa che la Guzzanti dovrà fare un altro lungometraggio: "Lampedelusa".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento