"La televisione uccide la realtà". Baudrillard

"La realta' e' stata sterminata e con essa e' scomparsa ogni illusione: la realizzazione totale del mondo, la fabbricazione di un mondo perfettamente identico a quello umano hanno provocato la fine del nostro mondo imperfetto. La televisione? Certo e' stata un complice importante di questo delitto. Proponendoci un raddoppiamento del mondo, i media offrono un' immagine che sempre piu' fa a meno di ogni riferimento al reale, un' immagine di sintesi che ha preso il sopravvento sulla realta' stessa. Non c' e' piu' dialettica, perche' l' immagine si presenta come universo autonomo senza negativita' . L' immagine riproduce immagini e basta, non e' piu' rappresentazione non ha piu' bisogno di un avvenimento reale per generarsi". Jean Baudrillard

martedì 17 maggio 2011

La caduta del cavaliere a Milano. L'inizio della fine?

La notizia è inequivocabile: il cavalier Silvio Berlusconi, carico di arroganza e illegalità, manie sessuali e malafede, è stato sconfitto. Ora il centro sinistra milanese non deve fare sciocchezze se vuole vincere tra quindici giorni a Milano ma resta il dato che non lascia margini a dubbi. La politica di scontro frontale con la magistratura e la Corte Costituzionale per difendere i propri interessi, l'uso scriteriato del parlamento, l'utilizzo delle promesse preelettorali, come il blocco delle demolizioni di stabili abusivi a Napoli, i continui tentativi di demolire gli assetti costituzionali non hanno pagato. Il modello Santanchè si è preso una bella facciata e mi sa che donna Daniela dovrà di nuovo rifarsi il look. I voti di preferenza per Silvio Berlusconi si sono dimezzati e ora si apre una stagione assai difficile per il centro destra. Il capo del governo non ha soltanto politicizzato la campagna elettorale ma ha mostrato di non essere più in grado di fare previsioni: soltanto poche ore fa sosteneva che Letizia Moratti avrebbe vinto al primo turno e invece donna Letizia ha preso una batosta durissima, grazie anche ai suoi colpi bassi inferti a Giuliano Pisapia nella speranza di diffamare l'avversario e strappare qualche voto moderato in più. In questi quindici giorni l'avversario Berlusconi non va sottovalutato, Pisapia non deve commettere lo stesso errore che la sinistra ha commesso in questi anni. L'uomo si batterà come un leone per risalire la china ma avrà i suoi problemi: intanto la sua Letizia deve recuperare circa 8 punti percentuali e poi non potrà usare toni da crociata perché sono proprio quei toni che hanno portato alla sconfitta. Sono quei toni che spingeranno una parte del centro a votare per Pisapia al secondo turno. Ed è qui che iniziano i guai: per sua natura il cavaliere non ce la fa ad essere moderato, crollerebbe tutto il suo castello demagogico mediatico se abbandonasse la grinta da irriducibile. E dunque potrebbe anche farsi del male da solo. Speriamo. Ma speriamo soprattutto che Milano sia il segno di un cambiamento d'epoca. L'inizio della fine del berlusconismo, la iattura che si è infiltrata nei gangli della società italiana da quindici anni.

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